Caro Foffy, sono passati undici anni da quel giorno che mai avrei voluto vivere. Undici anni che sembrano un’eternità eppure, in certi momenti, mi sembrano appena ieri. È incredibile come il tempo possa passare eppure, nonostante tutto, non riesco a curare davvero il dolore. Ogni singolo istante senza di te è come una lacerazione continua che non si rimargina mai, e in ogni angolo della mia vita sento la tua mancanza, come se fossi ancora qui, invisibile, ma così presente. Il dolore di perdere un fratello è qualcosa che non si può spiegare. La gente può parlare, dire che il tempo aiuta, che bisogna andare avanti. Ma tu lo sai meglio di me non c’è un “andare avanti” quando perdi una parte così importante di te. nonostante la nostra differenza di età. Eravamo la stessa anima, separata solo dal tempo che passava. Tu, con la tua vita, la tua famiglia, i tuoi figli. io con la mia, i miei casini, la mia adolescenza. ma in fondo sempre insieme, in ogni momento, in ogni respiro. E ora che non ci sei, la mia vita sembra incompleta, un puzzle con un pezzo mancante che non troverò mai più. Mi sembra che ogni giorno senza di te sia solo un’esistenza in sospeso. È innaturale, inconcepibile, che una madre debba seppellire un figlio. Eppure l’ha fatto, e io l’ho visto. Ogni volta che penso a te, non riesco a non pensare a quanto sia ingiusta questa vita, a quanto il mondo sembri vuoto senza di te, come se una parte di me si fosse fermata al giorno della tua morte. mamma… mamma non è mai stata più sola di quando ti ha dovuto dire addio. E io non sono mai stato più solo di quando ti ho visto andar via. Sai Non ho più avuto nessuno con cui condividere tutto, con cui parlare, ridere, litigare, non ho avuto tempo per elaborare il mio lutto perchè il mio compito era diventato “non farmi vedere triste da nostra madre” ho cercato con tutte le mie forze di starle accanto, e l’ho fatto, sempre! Ricordo ogni dettaglio di quel giorno, come se fosse scolpito nella mia mente. E lo rivivo ogni notte che metto la mia testa sul cuscino, Era un giovedì, e il cielo stranamente quel giorno mi era particolarmente triste, e l’ora che non si può dimenticare le 19:10. Il momento preciso, il minuto, ricordo che si fece notte e guardavo la luna e si fece subito mattino e tutto questo nella mia testa accadeva in pochi minuti,il respiro che si è fermato in me quando ho realizzato che qualcosa dentro di me si era spezzato per sempre. Sapevo che nulla sarebbe stato più lo stesso. Non c’è mai stata un’ora come quella, non c’è mai stato un momento in cui la vita mi ha fatto sentire così impotente, così strappato. Quell’istante ha cambiato tutto. Ogni giorno, fratellino mio, ogni singolo giorno, è come se il tempo non passasse mai davvero. Ogni mattina è un risveglio che non vorrei, ogni notte è un’agonia che non finisce mai. Nonostante gli anni che sono passati, il dolore rimane, e sembra che diventi parte di me, come se fosse sempre stato lì. Nessuno può capire davvero quanto sia difficile vivere senza di te, quanto il mondo sembri grigio senza la tua assordante risata, senza la tua voce. Come può andare avanti una vita quando non ci sei tu? .Ti prometto che non ti dimenticherò mai, che sarai sempre con me, in ogni battito del mio cuore. Perché, anche se il tempo passa, tu sei ancora mio fratello, la mia parte mancante, e niente e nessuno potrà mai cancellarti. Sei con me, ogni singolo giorno, e lo sarai sempre.